ARTICOLO da LA RAZÓN di BOLIVIA, 11 novembre 2006
USA SI OPPONE ALL’INDUSTRIALIZZAZIONE DELLA COCA
Neppure come dentifricio, shampoo, alimento o liquore. L’ha dichiarato la Sottosegretaria per gli Affari Narcotici del Governo Bush. La strategia boliviana di depenalizzazione della foglia considera la chiamata industrializzazione come suo asse principale.
Una funzionaria del Dipartimento di Stato degli USA ha avvertito che il suo Paese si oppone alla vendita di prodotti derivati dalla coca. Il Governo boliviano di Evo Morales considera la chiamata industrializzazione della foglia come pilastro essenziale della strategia per la sua depenalizzazione.
Così lo assicurò la vicesegretaria aggiunta per gli Affari Narcotici Internazionali e Applicazione della Legge, Christy McCampbell, in dichiarazioni ad una rivista del servizio di notizie del Dipartamento di Stato.
La funzionaria affermò che il suo paese si oppone alla commercializzazione in Bolivia del raccolto di foglia di coca, permettendo che il principale ingrediente della cocaina si venda per uso del consumatore in beni derivati della coca, tali come prodotti medicinali, dentifrici, shampoo, liquori ed alimenti.
Il piano della coca del governo di Evo Morales si basa sull’industrializzazione, come pilastro essenziale della strategia per toglierla dalla Lista I delle sostanze controllate dell’ Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU). Un mese fà nel Chapare Morales annunciò che Venezuela appoggerà con un millione di dollari l’implementazione di due impianti d’industrializzazione, uno nel Chapare e un’altro in Yungas.
Campbell ha detto che Bolivia sta lavorando un poco per l’erradicazione delle droghe illegali e realizzando un buon lavoro nell’interdizione. Però ha aggiunto che gli USA non appoggiano, perchè se si coltiva coca questo significa che c’è più cocaina per le strade; c’è una sola cosa specificamente necessaria per fabbricare cocaina e questa è la foglia di coca.
La funzionaria, che guiderà una delegazione del Dipartamento di Stato a una riunione antinarcotici convocata dall’Organizzazione degli Stati Americani (OEA), dal 29 novembre al 1 dicembre a Santa Cruz in Bolivia, ha dichiarato che il suo Paese rispetta le tradizioni culturali e religiose del Popolo di Bolivia per l’uso della coca ed ha accettato quello che si chiama l’eccezione del cato (una misura agraria), con la quale Morales permette la coltivazione legale della coca in piccole quantità in determinate zone del paese.
Spiegò che l’eccezione del cato significa che si permette di coltivare foglia di coca per un’estensione inferiore a 12.000 acri nel paese (la quantità stipulata nella Legge 1008, senza considerare i 3.200 extra, che ottennero i cocaleros del Chapare in un accordo con l’ex-presidente Carlos Mesa e che ora il governo di Morales ha esteso anche a Yungas), per gli usi tradizionali come le tisane e i rituali indigeni.
Aggiunse che gli Stati Uniti e Bolivia negoziano l’eliminazione dell’eccezione, che però questo non è ancora definitivo. Stiamo cercando di trovare un punto in comune in modo che i due Paesi possano lavorare insieme.
La funzionaria dichiarò, dopo aver visitato vari Paesi in America Latina: Posso dire che Argentina, Brasile, Perù e Colombia sono molto preoccupati per la coltivazione della coca in Bolivia.
Bolivia deve continuare ad eradicare una certa quantità di acri di coltivazioni di coca illegale, particolarmente nelle regioni produttrici di coca del Chapare e Yungas. Gli Stati Uniti stanno lavorando con Bolivia per decidere il numero di acri di coca che devono essere eradicati. Bolivia, segnalò la funzionaria, ha già raggiunto l’obiettivo del 2006, di eradicare 5.000 acri di coca. Dichiarò che gli Stati Uniti desiderano che Bolivia abbia tutte le opportunità per collaborare in modo bilaterale e nella regione, per ridurre la disponibilità di cocaina e della materia prima necessaria per il traffico di cocaina.
Ha sostenuto che: La presenza di un paese nella Lista non è necessariamente un riflesso negativo degli sforzi antinarcotici del suo Governo o del suo livello di cooperazione con gli USA. Tuttavia, un paese che dimostri mancanza d’interesse o un rifiuto evidente ad adempiere gli obblighi delle Convenzioni antinarcotici può essere designato come paese che ha fallito visibilmente ed essere oggetto di sanzioni che implichino il ritiro degli aiuti statunitensi. Si può anche dichiarare che un paese ha fallito visibilmente, però concedere un’esenzione della sanzione, se esiste un interesse vitale degli USA per continuare gli aiuti.
ANTECEDENTI
Fondamento
Il presidente Evo Morales assicurò che l’industrializzazione delle foglie di coca è un punto centrale nella sua politica antinarcotici.
Eccedentaria
Ha pure ammesso che la coca eccedentaria è deviata all’attivita illegale del narcotraffico a causa della domanda di droghe presente particolarmente negli Stati Uniti.
Cifre
Un rapporto delle Nazioni Unite del 2005 informa dell’esistenza di 7.000 acri di coca nel Chapare e 18.100 nella zona tradizionale di Yungas.
Mercato
Il Governo ha ammesso di non conoscere il destino di 32 millioni di libre di foglie di coca prodotta nel Tropico di Cochabamba.
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